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OcchiRossi

e

la Fotografia indipendente

 

di Ramona Vada

 

 

“Dati Biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere. (Quando contano, naturalmente).

Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all’altra.

Mi chieda pure quel che vuol sapere, e Glielo dirò.

Ma non Le dirò mai la verità, di questo può star sicura”.

Italo Calvino

 

 

Anche per OcchiRossi quello che conta sono solo le opere.

 

Roma, 3-4-5 luglio 2009. Le cento celle del Forte Prenestino sono invase da più di mille fotografie, 130 mostre, quasi 200 fotografi.

OcchiRossi, festival indipendente di fotografia, nasce dall’idea di un gruppo di fotografi provenienti da realtà, collettivi, associazioni diverse ma convergenti sugli stessi principi nella promozione dell’arte libera e, appunto, indipendente.

La scelta di non coinvolgere sponsor per non essere vincolati nell’organizzazione e la non-selezione dei progetti fotografici spiccano come elementi distintivi di questa prima edizione, senza incidere in alcun modo sul livello qualitativo dell’evento curato da uno staff attento alle esigenze degli autori e alla programmazione di spazi, attività, workshops.

Tra le fotografie, impresse su carte baritate in camera oscura o da file in camera chiara, su manifesti in off-set o su pannelli luminosi, dominano le proposte di reportage sociale che raccontano l’immigrazione, l’universo femminile, il lavoro, la cementificazione sconsiderata, la confusione culturale, i passaggi storici ed esistenziali nei risvolti individuali e sociologici.

L’influenza stilistica dei grandi fotografi del ‘900 è fortemente palpabile, non solo nella scelta del bianco e nero e nella strategia della composizione, ma anche negli intenti della ricerca comunicativa in sé. Lo stesso vale per i lavori di fotografia concettuale che oggi però trovano ottimo supporto nelle risorse digitali, disponibili alla sperimentazione più visionaria.

Occhirossifestival.org dedica una pagina a ogni progetto fotografico con dettagli tecnici e illustrativi e nelle sezioni del sito è possibile cogliere lo stile OcchiRossi, energicamente proteso all’azione artistica concreta ed emancipata come rimarcato nelle locandine con il fantastico imperativo “Esponiti”. Un modo verbale che sottende un invito audace: esponi la tua arte; autogestisci la tua esposizione nello spazio disponibile; mostrati al giudizio pubblico; confrontati con la fotografia altra in tutte le sue manifestazioni; misurati con la location, gli altri autori, il progetto, le aspettative e i risultati; sperimenta il confronto diretto non intermediato dal peso dei curricula, né dall’alito di esiti commerciali immediati.

Nonostante la freschezza umida dei sotterranei abbia provato duramente la resistenza delle stampe fotografiche, l’atmosfera suggestiva della pietra antica con tutti i suoi cromatismi e l’aura artistica del Forte schiudono il pensiero alla conclusione che, di fronte ad una location così poetica e autenticamente vitale, la velleità di conquistare le gallerie metropolitane, soffocate da ridicoli minimalismi o ossessionate da mode e design, si possa sgretolare velocemente. O forse è la normale reazione generata dall’incontro del vivo e del vero, contrapposto ai feticci posticci dell’emisfero materialistico nel quale siamo stabilmente ingabbiati.

 

 

 

OcchiRossi

Festival indipendente di fotografia

3-4-5 luglio 2009

Forte Prenestino

Via Federico Delpino, Centocelle – Roma

www.occhirossifestival.org

 

Photos & Texts ©Ramona Vada 2009

 

 

 

 

 

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