Home        News        Gallery        Diary        Bio       Contacts      Links

 

 

 

My Beautiful Disco

la musica fotografica di Luca Saini

 

di Ramona Vada

 

 

“Il mio negozio si chiama Championship Vinyl. (…)

Mi faccio pubblicità sulle retrocopertine delle riviste di rock, e ricevo lettere di giovani uomini, sempre giovani uomini, che scrivono da Manchester e Glasgow e Ottawa, giovani uomini che sembrano spendere una quantità spropositata di tempo cercando vecchi quarantacinque giri degli Smiths ormai fuori catalogo e introvabili album di Frank Zappa:

<< LE VERSIONI ORIGINALI, NON LE RIEDIZIONI>>.

Tutta gente a un passo dalla pazzia, chiaro.”

 

da Alta Fedeltà di Nick Hornby

___________________

 

Tutti uguali eppure tutti così diversi.

Piani americani, primi piani, figure intere. Corpi nudi o castamente coperti. Espressioni sorridenti o superbe o sfacciate o dolcemente imbarazzate.

777 persone posano sul fondale rosso magenta con il proprio vinile preferito in mano, sottobraccio, poggiato di fianco, davanti al viso, dietro le spalle.

Sono i ritratti di My Beautiful Disco, il progetto del giovane fotografo torinese Luca Saini che dopo tre anni di scatti in giro per l’Italia conquista lo Spazio Azimut tramutato per l’occasione in un vivace negozio di dischi con i tipici scaffali, l’insegna e le pareti tappezzate di copertine. Ma le copertine questa volta sono le stesse fotografie di musicisti, artisti e tanta gente comune che ha accettato di diventare tassello di  un gustoso mosaico umano nel quale tutti i ritratti occupano democraticamente lo stesso spazio e lo stesso ruolo. Le copertine, tutte differenti, svelano a sorpresa lo stesso 33 giri in vinile rosso che suona la colonna sonora composta per l’evento.

Una suggestiva galleria fotografica che offre chiavi di lettura diversificate raccontando storie di musica e di stili, di tendenze, di generazioni.

La semplicità dell’idea iniziale di ritrarre tipi umani con un prodotto cult si combina poi in una struttura complessa come un cristallo multisfaccettato, in cui la fotografia e la musica si contendono il nucleo attorno al quale orbitano molecole di arte e cultura, scultura, grafica, creatività, marketing.

Luca Saini fonde strumenti differenti e indipendenti in una sinfonia che vibra armoniosa, potente e rappresentativa della nostra epoca “multi-” con comunità multietniche, sistemi multifunzione, oggetti multiuso, prodotti multiaccessoriati, nella quale l’individuo deve essere, agire e comunicare su più livelli contemporaneamente.

In questo intreccio di interazioni le distanze si riducono, i ruoli si ribaltano e l’opera d’arte non appartiene più solo all’artista che l’ha concepita ma anche al soggetto/oggetto che mette a disposizione la propria essenza e la propria storia e che diventa sostenitore acquisendo un pezzo dell’opera e allo stesso tempo autore di un’appendice fotografica da caricare sul forum del sito dedicato, divertendosi con il 45 giri lasciato in omaggio la sera inaugurale.

 

 

Qualche domanda a Luca Saini…

 

1-RV: Questo è il tuo anno! My Beautiful Disco vede finalmente la luce pubblica. Che cosa ti aspetti sinceramente da questo lavoro?

E poi, perché 777?

 

LS: MBD è stato un vero e proprio “Stage Diving” nella realtà dell’arte contemporanea. Già nella sua fase di realizzazione era chiara in me l’idea della partecipazione del pubblico, di opera sociale – open source.

Oggi che il progetto è completato, lo sento pulsare di energia propria, reclama indipendenza, mi aspetto che con forza e orgoglio percorra la sua strada

Tre volte sette è un numero magico, il numero dei grandi maestri spirituali.

 

 

2-RV: Che cos’è per te la fotografia?

 

LS: scrittura con la luce.

La trovo la definizione più esaustiva per raccontare la mia ricerca.

 

 

3-RV: Come definisci il tuo stile fotografico?

 

LS: cerco uno stato di presenza, per me fotografare è meditazione.

Non saprei definire il mio stile poiché tutto è in mutamento, cerco

di rappresentare la poesia della REALTA’ o smascherare la fiction,

se preferisci… il “FAKE” che ci governa e rende le nostre vite tutte

vuote e addormentate.

 

 

4-RV: Come organizzi i tuoi workshop?

Che cosa cerchi di trasmettere ai tuoi studenti: competenza e segreti tecnici o riflessioni sulla fotografia?

 

LS: non ci sono segreti, ma confronto e creazione.

Tecnica e qualità sono importanti aspetti da non sottovalutare,

ma una volta portati a casa, occorre individuare e tirar fuori quel

qualche cosa di speciale che rende unica e personale l’opera d’arte.

 

 

5-RV: Qual è, secondo te, la strada per trovare una propria identità fotografica?

 

LS: la strada è lunga e faticosissima, occorre molta umiltà e controllo

costante del proprio ego. I frutti sono a nostra disposizione, però!

È sufficiente volerlo intensamente. Poi, mi piace molto l’idea della “missione”

quella di Martin Sheen in Apocalypse Now…

 

 

6-RV: Una fotografia sfocata, tagliata, fuori dalle regole canoniche della riprese, può risultare una foto molto interessante e che racchiude in sé il famoso “punctum” di cui ha scritto Roland Barthes.

Che cos’è il “punctum” per Luca Saini?

 

LS: la ricetta non la conosco, ogni volta la torta è diversa dalla volta prima, però a me piace, e mi da gioia offrirla ai miei amici.

 

_______________

"MBD RECORD STORE"

Installazione di Luca Saini

a cura di Olga Gambari

 

Spazio Azimut

Piazza Palazzo di Città 8

Torino

16 giugno-12 luglio 2009

orari 10.30-19.00

 

www.mybeautifuldisco.com

_________________

Photos & Texts ©Ramona Vada 2009

 

 

 

Made with Namu6